Allergia al Nichel

L’allergia al Nichel rappresenta una delle cause più comuni di dermatite allergica da contatto che si presenta nelle zone del corpo che vengono a contatto con il metallo.
Il Nichel è contenuto in molti oggetti, come nella bigiotteria, ma anche in alcuni alimenti.
Per questo motivo, nei casi più gravi, una dieta non attenta può scatenare reazioni allergiche caratterizzate da prurito, comparsa di afte, nausea e gonfiore, stanchezza o anche sintomi come dolori addominali, diarrea o stipsi, flatulenza e meteorismo, configurando la Sindrome Sistemica da Nichel (SNAS).

La diagnosi dell’allergia al Nichel

L’allergia al nichel viene sospettata quando il soggetto manifesta reazioni allergiche in seguito al contatto con un oggetto contenente questo metallo.
L’allergologo può accertare la presenza dell’allergia sottoponendo il pazienta a un test cutaneo chiamato Patch Test.

 

Le cure per l’allergia al Nichel

La cura, di norma, prevede di evitare il più possibile il contatto con oggetti contenenti Nichel. Se vi sono anche sintomi addominali si deve aggiungere una dieta con alimenti a basso contenuto di Nichel per 2-3 settimane.
Alla fine di questo periodo si valuta la risposta clinica ed eventualmente si sottopone il paziente a un test di tolleranza orale con capsule predosate contenenti Nichel, per verificare se si riproducono i sintomi.
Successivamente si può prescrivere un vaccino desensibilizzante che, con la somministrazione di dosi crescenti del metallo, può ripristinare la tolleranza al Nichel, evitando restrizioni dietetiche potenzialmente dannose per la salute.